HELL’O

Hell’O is an artistic duo composed of Jerôme Meynen and Antoine Detaille. They quickly left behind graffiti letters and spray paint in favor of paper, fonts, ink drawings, and painting moving on to sculpture, installations, and wall drawing. They have developed a unique, complex, and ambiguous graphic vocabulary, which they continue to expand throughout their creative output, customizing many recurring elements, which they combine each time with new characters, or incorporate into unusual scenarios.

Through their creative approach, characterized by extreme conventional freedom, as well as a rigorous execution, they produce a fertile fantastic, and imaginary world, sometimes grotesque yet always poetic. A sort of strange fantastic bestiary, populated with enigmatic animals and vaguely human-looking, asexual creatures, with shapes and symbols drawn from the iconography of fairy tales, fables, and other medieval allegories, ancient and contemporary mythologies, but also vanities, esotericism, and surrealism.

Death, hope, failure, optimism, frivolity, animalism, cruelty, constraint, and the desire for control are the themes most frequently addressed in Hell’O’s works.

Using short narrative sequences, which are sometimes juxtaposed, and a healthy dose of humor and mockery, they rail against human foibles in compositions that combine metaphysical reflection and pure nonsense, showcasing mystery and free interpretation to the viewer. Hell’O’s art lies in the image of the name the duo has chosen for itself: both joyful and macabre, funny and scary, tender and dark, morbid and seductive, absurd and meaningful. seductive, absurd, and meaningful… The oxymoron and the dichotomy are key areas of their work, playing on duality, ambiguity, and fiction, continuously oscillating between attraction and repulsion and dissolving into the chaos that is paradoxically highly structured.

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Hell’O è un duo artistico composto da Jerôme Meynen e Antoine Detaille. I due si lasciano rapidamente alle spalle le lettere dei graffiti e la vernice spray in favore della carta, dei caratteri, dei disegni a inchiostro e della pittura, passando alla scultura, alle installazioni e al wall drawing.  Sviluppano un vocabolario grafico unico, complesso e ambiguo, che continuano ad espandere in tutta la loro produzione creativa, personalizzando molti elementi ricorrenti, e che combinano ogni volta con nuovi personaggi, o incorporano in scenari insoliti.

Attraverso il loro approccio creativo, caratterizzato da un’estrema libertà convenzionale, così come da un rigore esecutivo, producono un fertile mondo fantastico e immaginario, a volte grottesco ma sempre poetico. Una sorta di strano bestiario fantastico, popolato da animali enigmatici e creature dall’aspetto vagamente umano e asessuato, con forme e simboli tratti dall’iconografia delle fiabe, delle favole e di altre allegorie medievali, delle mitologie antiche e contemporanee, ma anche delle vanità, dell’esoterismo e del surrealismo.

Morte, speranza, fallimento, ottimismo, frivolezza, animalismo, crudeltà, costrizione e desiderio di controllo sono i temi più frequentemente affrontati nelle opere di Hell’O.

Usando brevi sequenze narrative, che a volte sono giustapposte, e una sana dose di umorismo e derisione, inveiscono contro le debolezze umane in composizioni che combinano la riflessione metafisica e il puro nonsense, mostrando mistero e libera interpretazione allo spettatore. L’arte di Hell’O sta nell’immagine del nome che il duo ha scelto per se stesso: sia gioioso e macabro, divertente e spaventoso, tenero e scuro, morboso e seducente, assurdo e significativo. seducente, assurdo e significativo… L’ossimoro e la dicotomia sono aree chiave del loro lavoro, giocando sulla dualità, l’ambiguità e la finzione, oscillando continuamente tra attrazione e repulsione e dissolvendosi in un caos paradossalmente molto strutturato.