In collaboration with 56FILI
Curated by: Chiara Pietropaoli Partners: Studio Volante, 56Fili
EX DOGANA: 12/01 – 04/02 2019

Ex Dogana presents “Non Plus Ultra”, a screen-printing installation on glass by the Spanish artist Gonzalo Borondo, realized in collaboration with 56Fili, curated by Chiara Pietropaoli.

From the beginning of his artistic activity Borondo finds in glass an interesting material to explore, a source of original creative possibilities. Over time, glass has become the protagonist of most of his works, created according to a technique originated by the artist. At the base of the process, which takes shape between painting and engraving, the subtraction of the material, the paint applied on the transparent support with brushes and rollers and then scratched away with pointed instruments. It is the absence to represent the elements of reality that abstract from their concrete condition and manifest themselves ethereal, they tell an intimate (and universal) condition that oscillates between certainty and uncertainty, visible and invisible. The poetic of glass, transparent and fragile, stimulates reflections and inspires the subjects that inhabit it, sometimes female figures, nudes, eternal paths, an imposing horse that moves and mutates its nature.

non plus ultra di gonzalo borondo

In the last years Borondo has been confronted with matter in a multidisciplinary approach, articulating innovative formal solutions that have combined skills of different areas and have seen the “scratching glass” technique evolve in relation to the artist’s intentions: animating the painting and experimenting screen printing. In his studies he was joined by Arturo Amitrano, founder of 56Fili, whose technical skills, applied in an avant-garde sense, guided Borondo onto new paths.

non plus ultra di gonzalo borondo

“Non Plus Ultra” is an unprecedented walk-through silkscreen installation, consisting of fifty two sheets of glass, measuring two meters and fifty centimeters for eighty centimeters, printed on both sides. Two graphic-pictorial images cohabit the space: on one side a column, on the other a man looking backwards with his arms outstretched, which refers to the crucifixion iconography.

non plus ultra di gonzalo borondo

“Non Plus Ultra” reflects on the concept of limit, on the sacred need of man to cross the threshold of the known and of logic, to overcome oneself. The spatial limits imposed by the artwork are openings (arches). The limit attracts and rejects, it projects the viewer to infinity, between perspectives and reflections, transparent symbols that merge and get lost, that are confused in the multitude, and multiplied through the serigraphy, raise the questions.

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In collaborazione con 56FILI
Curatrice: Chiara Pietropaoli Partners: Studio Volante, 56Fili
EX DOGANA: 12/01 – 04/02 2019

Ex Dogana presenta “Non Plus Ultra”, installazione praticabile in serigrafia su vetro dell’artista spagnolo Gonzalo Borondo, realizzata in collaborazione con lo studio 56Fili, a cura di Chiara Pietropaoli.
Fin dagli esordi della sua attività artistica Borondo trova nel vetro materia interessante da esplorare, fonte di possibilità creative originali. Nel tempo il vetro è divenuto il protagonista di gran parte delle sue opere, realizzate secondo una tecnica originata dall’artista.

Alla base del procedimento, che si configura tra la pittura e l’incisione, la sottrazione della materia, della vernice applicata sul supporto trasparente con pennelli e rulli e poi graffiata via con strumenti appuntiti. È l’assenza a rappresentare gli elementi del reale che astraggono dalla loro condizione concreta e si manifestano eterei, raccontano una condizione intima (e universale) che oscilla tra certezza e incertezza, visibile e invisibile.

La poetica del vetro, trasparente e fragile, stimola riflessioni e ispira i soggetti che lo abitano, alle volte figure femminili, nudi, sentieri eterni, un cavallo imponente che si muove e muta la sua natura.

non plus ultra di gonzalo borondo

Negli ultimi anni Borondo si è confrontato con la materia con un approccio multidisciplinare, articolando soluzioni formali innovative che hanno unito competenze di diverse aree e hanno visto la tecnica dello “scratching glass” evolversi in relazione agli intenti dell’artista: animare la pittura e sperimentare la serigrafia. Nei suoi studi ad affiancarlo Arturo Amitrano, fondatore di 56Fili, le cui capacità tecniche, applicate in senso avanguardista, hanno guidato Borondo in percorsi inediti.

non plus ultra di gonzalo borondo

“Non Plus Ultra” è un’installazione serigrafica senza precedenti, interamente percorribile, composta da cinquantasei lastre di vetro di due metri e cinquanta centimetri per ottanta centimetri, stampate. Due immagini grafico-pittoriche coabitano lo spazio: una colonna e una figura di spalle con le braccia distese, che rimanda all’iconografia della crocifissione.

“Non Plus Ultra” riflette sul concetto di limite, sul bisogno sacro dell’uomo di varcare la soglia del conosciuto e della logica, di superarsi. I limiti spaziali imposti dall’opera si fanno varchi (sono archi). Il limite attrae e respinge, proietta lo spettatore all’infinito, tra prospettive e riflessi, simboli trasparenti che si fondono e si perdono, si confondono nella moltitudine, e moltiplicati attraverso la serigrafia, elevano gli interrogativi.

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